Giocatore di calcio e poi allenatore del Bologna, ammalato di tumore, si è dichiarato tifoso di Salvini nella campagna elettorale in Emilia e Romagna. Lo staff della cosiddetta “Bestia” ha subito postato la ammirazione del cosiddetto Capitano per questo suo sostenitore.
(Fonte: Il Resto del Carlino, 23 gennaio 2020)
La competenza politica di questo tifoso è nella sua biografia: “Dedicò un necrologio al suo amico Željko Ražnatović (che era anche capo degli ultras della Stella Rossa, squadra in cui giocò Mihajlović), noto criminale serbo accusato di crimini contro l’umanità. Di Ratko Mladić, generale accusato di genocidio disse: “Mladić? Un grande guerriero che combatte per il suo popolo”. Del regime di Slobodan Milošević ebbe a dire: «Tra noi abbiamo sempre litigato, ma siamo tutti serbi. E preferisco combattere per un mio connazionale e difenderlo contro un aggressore esterno. So dei crimini attribuiti a Milošević, ma nel momento in cui la Serbia viene attaccata, io difendo il mio popolo e chi lo rappresenta»”.
(Fonte: Wikipedia)
Ma in campagna elettorale la cosiddetta “Bestia” non va tanto per il sottile.
Siniša Mihajlović
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