“La questione culturale di fondo è se l’Islam, l’applicazione letterale del dettato di Maometto, oggi è compatibile con i nostri valori, con la nostra libertà e con la nostra Costituzione? Ho fortissimi dubbi“, ha detto il leader del Carroccio ad Umbertide in provincia di Perugia. “Se la dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo prevede che la giustizia islamica prevalga sulla giustizia nazionale per me è un problema.” (SkyTg 24, 8 febbraio 2018)
Quindi, secondo il cosiddetto Capitano anche se gli immigrati islamici fossero regolari, o addirittura cittadini italiani, professerebbero una religione incompatibile con la Costituzione, il cui l’Articolo 19 cita: “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.”
Evidentemente l’Islam è contrario al buon costume secondo la cosiddetta “Bestia”. Suscitare odio e disinformazione verso una minoranza religiosa è un vecchio trucco del mestiere.
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