Molte famiglie o persone singole si trovano, come noto, in situazioni di grave difficoltà economica, tali da non consentire l’acquisto di un’abitazione a prezzo di mercato. In tali ipotesi, ricorrendo specifici requisiti, si ha diritto alla casa popolare, definita anche alloggio di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di immobili di proprietà dello Stato i quali vengono assegnati, previo apposito bando emesso dai Comuni, ai soggetti in difficoltà con applicazione di un canone agevolato. Quali sono i requisiti per accedere alla casa popolare?
– Possedere un reddito basso (stabilito da Comune a Comune nell’apposito bando di assegnazione)
– Essere portatori di disabilità
– Essere genitori single con figli a carico
– Giovani coppie
– Cittadini senza fissa dimora
Ci sarebbe un grande bisogno di potenziare l’offerta di questi alloggi, e di eliminare le condizioni di degrado fisico e sociale di quelli esistenti, dove si annidano anche situazioni di delinquenza.
Prendiamo come esempio uno dei tanti post sul tema del cosiddetto Capitano: “L’esercito per liberare le case popolari occupate. Siete d’accordo?”. Seguono 34582 like e migliaia di commenti: “Ci vuole l’esercito a sgomberare anche i palazzi del governo da quei nullafacenti una volta per tutte!”; “Ma subito. l’Italia è degli italiani”.
Si noti che il post non specifica la nazionalità degli occupanti. Ad ogni modo il popolo di Facebook capisce subito che l’occasione è ghiotta per attaccare lo straniero di turno, reale o inventato che sia.
La cosiddetta “Bestia” in realtà non ha una parola su un piano di edilizia popolare per aumentare le case, invece sa creare perfettamente le basi per una guerra fra disgraziati.
Case popolari
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