La cosiddetta “Bestia” ha identificato in Bergoglio un nemico e approfitta di ogni occasione per spingere una parte dei cattolici a considerarlo un eretico, un antipapa, un comunista travestito. Ovviamente il cosiddetto Capitano recita la parte di un rispettoso dissenso, ma in realtà spinge verso le divisioni all’interno della Chiesa. Che cosa rende Papa Francesco forse il nemico numero uno della cosiddetta “Bestia”? Forse per le sue parole: “I finti pastori. Nella storia della Chiesa ci sono stati tanti di questi che sfruttavano il gregge. Non gli interessava il gregge ma soltanto far carriera o la politica o i soldi“.
(Fonte: Affari Italiani, 3 maggio 2020)

In effetti molte delle sue frasi sono in aperto contrasto con quanto viene quotidianamente propinato dal signor S.: ““Nessuno prenda Dio a pretesto per alzare muri, abbattere ponti e seminare odio”.
(Fonte: La Notizia Giornale, 13 settembre 2019)

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Papa Francesco

L'ANTIDOTO: Papa Francesco: smascherare le fake news e la logica del serpente.

Smask.online

23 Gennaio

«La strategia dell’abile “padre della menzogna” è «la mimesi, una strisciante e pericolosa seduzione che si fa strada nel cuore dell’uomo con argomentazioni false e allettanti». Così accade con le informazioni infondate proposte da media e reti sociali, «basate su dati inesistenti o distorti e mirate a ingannare e persino a manipolare il lettore» la cui «diffusione può rispondere a obiettivi voluti, influenzare le scelte politiche e favorire ricavi economici». E una loro caratteristica è proprio la «natura mimetica, cioè la capacità di apparire plausibili» a cui si aggiunge il fatto che «queste notizie, false ma verosimili, sono capziose, nel senso che sono abili a catturare l’attenzione dei destinatari, facendo leva su stereotipi e pregiudizi diffusi, all’interno di un tessuto sociale, sfruttando emozioni facili e immediate da suscitare, quali l’ansia, il disprezzo, la rabbia e la frustrazione». Il «dramma della disinformazione» porta allo «screditamento dell’altro, alla sua rappresentazione come nemico, fino a una demonizzazione che può fomentare conflitti».
«Il miglior antidoto contro le falsità non sono le strategie, ma le persone: persone che, libere dalla bramosia, sono pronte all’ascolto e attraverso la fatica di un dialogo sincero lasciano emergere la verità; persone che, attratte dal bene, si responsabilizzano nell’uso del linguaggio». Il testo integrale del messaggio di Papa Francesco è qui.