Perché un poliziotto non può essere fascista
Smask.online
24 Settembre
“Un poliziotto non può non essere antifascista”, scriveva lo scorso anno su Huffington Post un poliziotto, segretario del sindacato SILP-CGIL.
Forse togliendo la doppia negazione diventa più chiaro: un poliziotto non può essere fascista. Perché? Perché ha giurato.
“Lo dico da poliziotto democratico che quando è stato reclutato ha recitato questo solenne giuramento: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’amministrazione per il pubblico bene».
Parole non scontate sulle quali ogni giovane allievo agente, allievo carabiniere o allievo militare dovrebbe riflettere. Perché osservare lealmente la Costituzione significa, anche, aderire al suo più importante valore fondante, quello di impedire il ritorno al periodo fascista”.
Ecco, l’onore di cui qualcuno blatera, consiste nel rispettare il giuramento. Piaccia o non piaccia la Costituzione della Repubblica Italiana è antifascista. E se si giura, si giura. Altrimenti, invece di fare il poliziotto, ci sono tanti altri lavori per i quali il giuramento non è richiesto. Il rispetto è verso chi i giuramenti li mantiene. Onore ai tanti poliziotti democratici, che hanno giurato e sanno per che cosa.
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