“Viva l’Italia Antifascista”. Digos indaga e il Signor S condanna chi alza la voce.
Smask.online
08 Dicembre
Ieri sera, durante la Prima della Scala, la Digos ha dimostrato di avere chiare le proprie priorità, ma forse non quelle che ci si aspetterebbe da un organo deputato alla sicurezza pubblica: ha identificato il giornalista Vizzardelli che ha “osato” alzare la voce affermando “Viva l’Italia antifascista”.
La Digos è chiamata a indagare su reati che minacciano l’ordine pubblico, con un particolare focus sugli atti terroristici. Ma quale minaccia avrebbe costituito il semplice grido di un giornalista che attraverso un potente mezzo di comunicazione, ha scelto di richiamare l’attenzione su valori fondamentali come la democrazia e l’antifascismo?
Identificarsi con l’Italia antifascista dovrebbe essere un richiamo che unisce tutti.
Il signor S, ha dichiarato che “Se uno viene alla Scala ad urlare o agli ambrogino a fischiare ha un problema”.
Ma quando nelle manifestazioni si sventolano bandiere fasciste, si alzano saluti romani e si esalta il Duce, il silenzio del signor S è più assordante di qualsiasi grido.
Tra parole non dette e urla soffocate, forse è il momento di chiederci quale sia il vero pericolo che ci minaccia: la voce di chi invoca democrazia o il silenzio di chi dovrebbe proteggerla.
(Fonti: Ansa, Fanpage)
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