Pedro Sanchez e l’aumento dei salari minimi in Spagna

Smask.online

05 Febbraio

Mentre in Italia il governo della signora M parla d’altro, in Spagna il presidente Pedro Sànchez annuncia l’aumento del salario minimo dell’8%. Ne beneficeranno circa due milioni e mezzo di lavoratori che erano sotto il nuovo salario minimo, adesso pari a 1080 euro al mese. 

La Spagna si affiancherà così ad altri governi che già hanno attuato misure simili: in Olanda il salario minimo crescerà del 10,1%, in Portogallo dell’8,7%, in Francia del 6,6%, in Germania del 15%.

Il Fondo Monetario Internazionale ci dice che grazie a queste e altre misure la Spagna guiderà la ripresa economica nei paesi della zona Euro. Ironico pensare che fino a pochi anni fa le situazioni economiche di Spagna e Italia erano spesso utilizzate come esempi di cattiva gestione economica. (Fonti: Elena Brandolini, Il Manifesto; Tommaso Lecca, Europa Today) 

Usando una citazione attribuita a Pablo Picasso, “i buoni artisti copiano, i grandi artisti rubano” ci chiediamo quindi: la signora M e i suoi ministri non potrebbero almeno imparare a copiare? Oppure siccome Sanchez è socialista meglio fingere di non vedere ed intanto tagliare il reddito di cittadinanza anche per i percettori che lavorano (niente divano) ma prendono salari da fame?