Perché la Bestia ha modificato la tattica propagandistica sui social in vista del processo?

Smask.online

02 Settembre

Il tweet postato è un esempio del nuovo approccio di comunicazione della Bestia. Secondo alcuni attenti commentatori (ad esempio, Pietro Mecarozzi su Linkiesta), la Bestia ha recentemente modificato la tattica propagandistica sui social, e non certo in meglio, senza rinunciare, ovviamente, ai temi cari al cosiddetto Capitano, ma insistendo particolarmente su alcuni di essi: la famiglia con le foto con i figli per la prima volta a volto “scoperto”, gogna mediatica nei confronti dei migranti e immagini in cui afferma di aver «dato la vita» per la sicurezza dei confini italiani. Il signor S., ovviamente, non ha dato la vita per la patria: l’espressione richiama a scenari ben diversi, che di certo non permetterebbero al così detto Capitano di twittare, come quelli dei decessi in guerra.

Il cosiddetto Capitano, invece, sta per affrontare un processo. Non è stato dichiarato colpevole da nessuno, ma è chiamato a difendersi in un tribunale così come ogni cittadino a cui viene contestato un reato.

L’obiettivo propagandistico della Bestia sembra essere quello di passare per vittima di un procedimento ingiusto. In realtà ciò che il signor S. ha fatto è stato di tenere bloccati senza alcuna ragione apparente 184 persone su una nave, mascherandosi dietro la “difesa dei confini” quando in realtà stava solo dando una prova di forza al governo, per capire fino a che punto avrebbe potuto tirare la corda.

In effetti il cambio di passo, con l’accentuazione allo stesso tempo di toni patetici (mi hanno accusato ingiustamente, io che sono “padre di tutti gli italiani”) ed ‘eroici’ (“Possono anche processare un uomo, ma non potranno mai arrestare le nostre idee e la nostra voglia di Libertà”), segue il 31 luglio, il giorno in cui l’Aula del Senato ha autorizzato il processo all’ex ministro per la vicenda Open Arms.

Sembra però che per la prima volta, il cambio di tattica non abbia portato i frutti sperati. Il declassamento del focus dell’emergenza migratoria, che la Bestia ha ripreso a cavalcare con forza, per la sopraggiunta e maggiore emergenza del coronavirus e la retorica sovranista antieuropea nel momento in cui la crisi economica e sociale prodotta dal Covid-19 ha avvicinato l’Italia all’Europa in modo clamoroso, hanno isolato il cosiddetto Capitano.

Gli equilibri di forza all’interno del centrodestra, con l’avanzata nei sondaggi del partito della Meloni, possono spiegare, citando di nuovo Mecarozzi, “perché M. Salvini e il suo team hanno lasciato per un momento da parte i post con i cani abbandonati e i piatti di pasta per virare invece sul crescente aumento degli sbarchi. Una scelta dettata da quel punto percentuale che ogni due settimane la Lega lascia sul terreno, che ha portato il partito di Salvini dal 25,5% al 24,6% di venerdì scorso [7 agosto 2020] (sondaggio Youtrend). Una percentuale ormai pari ai livelli di maggio 2018.”
(Fonte: Pietro Mecarozzi, Linkiesta, 11 agosto 2020)


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