L’Italia nei suoi cento anni di colonie in Africa…”: cioè torniamo a Faccetta Nera?
Smask.online
03 Luglio
Durante la festa di Gioventù Nazionale (FDI a Roma) il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, esterna: «L’italiano è da sempre una persona che rispetta il prossimo, lo dico senza fare vaneggiamenti. Gli italiani, sia nel periodo pre-fascismo sia durante il fascismo, il governo italiano, l’Italia nei suoi cento anni di colonie in Africa ha costruito e realizzato. Noi non siamo per natura gente che va a depredare e a rubare al prossimo. La nostra cultura antica non ci fa essere un popolo di pirati che vanno in giro a depredare il mondo”. (Fonte: Fanpage)
Ma secondo Cirielli saremmo persino una “cultura civilizzatrice”. (Fonte: Fanpage)
Mentre negli stessi giorni il re di Olanda chiedeva scusa ai popoli africani: “Oggi sono qui davanti a voi come re e come rappresentante del governo, mi scuso”, in occasione dei 150 anni dalla liberazione degli schiavi (Fonte: Ansa), il nostro viceministro nulla sa dei crimini di guerra del fascismo ben documentati, come la strage di Addis Abeba, quando nel 1937,durante l’occupazione dell’Etiopia, a seguito di un attentato contro il generale Graziani, le camicie nere, su ordine del segretario del partito fascista Guido Cortese, uccisero tra i 3.000 e i 6.000 etiopi, tra cui donne e bambini. (Fonte: Corriere Della Sera)
Oppure il massacro nel monastero di Debrà Libanòs in Etiopia dove morirono circa 2.000 persone, quasi tutti monaci. (Fonte: Corriere Della Sera)
Lo storico Angelo Del Boca disse: «mai, nella storia dell’Africa, una comunità religiosa aveva subito una sterminio di tali proporzioni» (Fonte: Corriere Della Sera)
Il passato continua ad essere manipolato in ogni spazio mediatico. E ora siamo alla rivalutazione del colonialismo italiano? E “per natura” gli italiani non derubano il prossimo? Davvero?
Fonti: