La bufala dell’app che calcola la flat tax che poi non è “flat”
Smask.online
24 Settembre
1) Come abbiamo già segnalato, l‘idea di una “tassa unica” incontra diversi problemi: Si possono tagliare le tasse “aumentando entrate di altro tipo o tagliando la spesa pubblica (i regolamenti europei e i vincoli di bilancio, infatti, non permettono di fare deficit sulle materie fiscali)” (fonte: smask.online, 8 settembre 2022; Massimiliano Jattoni Dall’Asén, Corriere della Sera, 24 agosto 2022)
2) Poco importa alla “Bestia” della propaganda politica, che sulle sue pagine continua a postare e lancia anche un’app per “calcolare” il tuo risparmio, cosa succede se si prova a usarla? Si scopre ad esempio che la tassa non è affatto “flat”: “È molto complessa e non consente al contribuente di sapere quanto pagherà sugli incrementi di reddito”
3) L’aliquota teoricamente è al 15%, “ma la no-tax area (che nelle riforma diventa una deduzione dal reddito imponibile) … quando il reddito supera la soglia dei 26 mila, l’aliquota non è più 15% ma cresce di 1 punto ogni 1000 euro; così ad esempio, a un reddito di 27 mila euro si applica un’aliquota del 16%”
4) Di fatto l’aliquota marginale è al “28,1% per redditi compresi fra 14 e 26 mila euro. Balza oltre il 50% quando si superano i 26 mila euro”
5) “Il sistema è ulteriormente complicato dal fatto che la no tax area, le aliquote e le soglie sono diverse per tre diverse tipologie di famiglie … In una famiglia con due percettori di reddito e un figlio a carico, l’aliquota marginale in prossimità della soglia (ad esempio passando da un reddito di 60.000 a uno di 70.000) è uguale alla stratosferica percentuale di 69%” (fonte: Giampaolo Galli, Il Foglio, 9 settembre 2022)