Piantedosi, quando la propaganda diventa decreto

Smask.online

03 Febbraio

Una delle tecniche di propaganda elettorale più utilizzate è la trasformazione dei migranti in nemici che attentano ai confini; un decreto ad hoc è stato escogitato dal Ministro degli Interni Piantedosi, già distintosi con il decreto che criminalizza i raduni musicali “rave“ come se fossero attentati alla sicurezza nazionale (pene fino a sei anni, intercettazioni alla grande, etc). 

Impossibile tenere fede ai mitici “blocchi navali“ (signora M) e “porti chiusi” (signor S), buoni per raccogliere voti fra chi non sa nulla di leggi e pratica del mare, ecco i due punti cardine del decreto: obbligo alle navi ONG (ma non alle altre, inclusa Guardia costiera e mercantili) di portare i migranti in un porto indicato senza poter fare nuovi salvataggi in zona. 

Più che altro una scemenza perché se se si avvista un natante a rischio è obbligo del comandante soccorrerlo. 

In secondo luogo la richiesta di asilo va fatta direttamente sulla nave in modo che ad analizzarla sia la nazione di cui la ONG batte bandiera. Una furbata che nessuno prende sul serio. 

I fatti: nel solo 2022 sarebbero morte 3.724 persone tentando di raggiungere l’Europa e circa 200mila quelle respinte dall’UE e dagli stati di provenienza (Turchia, Egitto, Sudan, Libia, Niger, Tunisia, etc), tutti dati in crescita rispetto al 2021. (Emilio Drudi, Tempi Moderni)

In realtà con Piantedosi i migranti stanno aumentando fortemente rispetto a Lamorgese (ricordate centinaia di post contro di lei?) perché aumentano le cause che li spingono in mare. 

Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa (organismo sovranazionale diverso e più ampio della UE) sembra essersi accorta di come questo decreto vada in netto contrasto con il diritto internazionale ed europeo, chiedendo quindi all’Italia e al suo Ministro degli Interni di ritirare il decreto legge sulle ONG “per assicurare che il testo sia pienamente conforme agli obblighi del paese in materia di diritti umani e di diritto internazionale”.

Chi la spunterà? Meno del 15 percento dei migranti sono soccorsi dalle ONG in mare. 

Ma solo alle ONG si assegnano porti assurdamente lontani come La Spezia, Livorno, Ancona, magari poi per mettere i minori non accompagnati in pullman e rispedirli a Sud nelle strutture di prima accoglienza. Oltre alla crudeltà, colpisce la stupidità di questa norma, che non fa in alcun modo da contrasto a nulla più che il soccorso. Forse i morti ci sarebbero lo stesso ma le navi ONG non “attraggono“ più migranti  (Matteo Villa , ISPI, Agorà Rai3), lo si sa benissimo. 

Ma Piantedosi firma un decreto buono per i fan sui social.