Come sfruttare l’emergenza coronavirus per fare propaganda anti-immigrazione
Smask.online
06 Luglio
Il post del cosiddetto Capitano si riferisce ai 28 dei 209 migranti, salvati in acque internazionali dalla nave Sea Watch e trasferiti sulla nave-quarantena Moby Zazà, ferma in rada a Porto Empedocle (Agrigento), trovati positivi al Covid-19 il 24 giugno scorso. L’esame era stato disposto il giorno prima su tutti dopo il ricovero di uno dei profughi soccorsi nel reparto Malattie infettive dell’ospedale di Caltanissetta. Una sospetta tubercolosi rivelatasi, dopo gli accertamenti, un caso di Coronavirus.
La strumentalizzazione operata del Capitano è fuori luogo. Così come etichettare i migranti come clandestini tout court.
Intanto si tratta del primo caso di positività tra i migranti salvati in mare dalle ONG di cui si ha notizia. Inoltre, come ha fatto sapere il Viminale, sia il salvataggio in mare, sia la permanenza sulla nave per la quarantena obbligatoria, si sono svolte e si svolgeranno secondo le regole cautelative di isolamento protetto emanate dal ministero della Salute per questo genere di eventualità.
I 28 migranti positivi sono asintomatici o con sintomi molto lievi e non sono previste evacuazioni mediche. È stata istituita a bordo una “zona rossa”: i pazienti confermati e sospetti per Covid-19 sono stati alloggiati in ponti separati della nave, con misure di isolamento totale per i singoli e la garanzia del mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale. Alla “zona rossa” il personale può accedere unicamente con dispositivi di protezione individuali completi.
Gli uomini e donne dell’equipaggio della Sea Watch, che hanno dichiarato di essere coscienti del pericolo ma di non voler sottrarsi al dovere di salvare vite, restano in isolamento nella nave e faranno il tampone di verifica.
Da parte sua, il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, tirato in ballo dal post, non parla di chiusura dei porti o di respingimenti (bisogna riconoscere che non lo ha mai fatto), ma si limita a rivendicare come sua l’idea delle navi di quarantena e richiedere che il Governo ne fornisca altre nei porti siciliani.
L’unico allarme che ha una qualche giustificazione è quello del sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, che ha pubblicamente chiesto perché i migranti non siano stati trasbordati dalla Sea Watch alla nave-quarantena al largo, invece di arrivare sulla banchina del porto della città. Ma, guarda caso, di questo il cosiddetto Capitano non parla.
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