Italia-Albania, una “partita” 300 mln a zero. Per cosa?
Smask.online
13 Dicembre 
La signora M annuncia sui social lo “storico” accordo con l’Albania per la realizzazione di centri di “trattenimento” di immigrati. Il progetto, a quanto sembra, comporterebbe una spesa iniziale di quasi 100 milioni di euro, seguiti da ulteriori 50 milioni per ciascuno dei successivi quattro anni, portando il costo totale a circa 300 milioni di euro.
Ma chi sono i consulenti finanziari di questo Governo?
Le cifre che come contribuenti dovremo pagare sembrano completamente sfuggire alla logica. Nel triennio 2019-2021, l’Italia ha speso 44 milioni di euro per 10 (dieci) Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). E adesso, per gestire l’accoglienza in Albania, si parla di 300 milioni?
Ma aspettate: c’è di meglio. Sembra che il numero di persone effettivamente trasferibili in Albania dopo il soccorso in mare sarà solo una frazione delle stime iniziali. Si parla di un massimo di 10.000 persone all’anno, ben meno delle 36.000 annunciate. Questo perché i posti attivati saranno solo 720, e il periodo di permanenza potrà estendersi fino a 18 mesi anziché essere mensile.
I costi dei viaggi, il mantenimento delle forze di polizia italiane e la strumentazione tecnologica saranno finanziati con i nostri soldi, senza alcuna garanzia di risultati tangibili. Invece ci saranno appalti per ditte albanesi per le spese dei centri, ma pagate dal contribuente italiano. Tutto per sparare qualche post come quello che qui riproduciamo e magari qualcuno ci casca. Ve lo ricordate poi il “blocco navale”?
(Fonti: Linkiesta, Huffpost, La Repubblica, Agi, X)
Fonti:
https://www.linkiesta.it/2023/12/hotspot-migranti-albania/
