La Ministra Roccella chiede ai medici di denunciare le pazienti ree di maternità surrogata.
Smask.online
23 Ottobre
Dopo l’approvazione della legge che rende la Gestazione per altri (Gpa) un reato universale, Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità ha usato i media per dire:
“Un pubblico ufficiale, e anche il medico, è tenuto a segnalare i casi di sospetta violazione della legge sulla maternità surrogata alla Procura. E poi si vedrà”.
Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, ha risposto con chiarezza:
“Che il medico sia esonerato dall’obbligo di denuncia nei confronti del proprio paziente lo si desume anche dal capoverso dell’articolo 365 del Codice penale che esime il medico da tale obbligo quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. Quindi il medico non deve, è vero, ostacolare la giustizia ma non deve, soprattutto, porre in essere atti che mettano a rischio la relazione di cura, limitando la tutela della salute dei cittadini.”
Il tema come sappiamo è di quelli difficili e si può essere contrari senza necessariamente trasformare i medici in spie.
A Porta a Porta, Roccella ci ripensa: “Non abbiamo chiesto un obbligo, ma un senso di responsabilità da parte della classe medica”.
Ma davvero si gestisce così la comunicazione politica di una Ministra su un tema delicatissimo?
Come se non bastasse, Roccella ha paragonato la segnalazione di un caso di GPA alla denuncia di violenza sessuale o il traffico di organi. Stessa cosa?
“Suggerire” che i medici diventino agenti di polizia evoca un ritorno a tempi bui, in cui lo Stato “etico” controllava le scelte personali e la vita privata di tutti, e reprimeva duramente i “deviati”.
Fonti:
https://www.wired.it/article/gravidanza-per-altri-denuncia-medici-anelli-roccella