Covid e visite mediche a domicilio: i dati smentiscono la provocazione della “Bestia”

Smask.online

14 Novembre

La “Bestia” mette in risalto le parole di Luca Ricolfi, sociologo, non proprio un medico esperto di malattie infettive. In altre occasioni ha definito il governo “struzzi e incapaci”. Tanto basta per meritare la ribalta. 

Dice che se “ai primi sintomi arrivasse un medico a casa avremmo pochissima paura” e accusa il governo di volerci terrorizzare. Ogni giorno ci sono oltre 30.000 nuovi contagiati accertati, più i non accertati. Quanti sono quindi?

“Secondo i dati più aggiornati di InfluNet (il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinato dal Ministero della Salute con la collaborazione dell’Iss), da ottobre 2019 alla settima settimana del 2020 (10-16 febbraio) il numero di casi stimati di sindrome simil-influenzale è pari a circa 5 milioni e 632 mila casi“.

In sostanza durante la stagione autunnale ogni giorno ci sono forse oltre 40 mila nuovi casi di influenza e 60mila di Covid.
Centomila visite al giorno a domicilio “ai primi sintomi” (febbre e tosse): quanti medici in più servirebbero? E dove si possono trovare se non ci sono neppure abbastanza medici di famiglia, per non parlare di ospedalieri? 

Il non-esperto non sa che quasi tutti quelli che vanno al pronto soccorso con sospetto Covid-19 hanno già insufficienza respiratoria e necessitano ossigeno. Che la cosiddetta “Bestia” rilanci messaggi insensati a quasi cinque milioni di follower non è “quasi normale”, è “quasi negazionismo“. Non è pericoloso?


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