Da Bella Ciao all’aggressione di Pontassieve: il cosiddetto Capitano torna alla carica contro don Biancalani

Smask.online

15 Settembre

Questo sacerdote è da tempo nel mirino della Bestia. Bersagliato per le sue iniziative di accoglienza, per avere portato ad esempio dei migranti in piscina, o per avere cantato Bella Ciao alla fine di una messa. Sicuramente una persona molto scomoda. L’ennesimo post della Bestia non ha fatto altro che produrre alcune minacce da parte di gruppi di estrema destra e valanghe di insulti sui social.

Non sta a noi giudicare un sacerdote. È stato criticato anche dal suo Vescovo per la vicenda di Bella Ciao. Ad ogni modo aveva scritto questo: «Provo profonda amarezza inoltre per l’ulteriore, e prevedibile, strumentalizzazione di questa vicenda da parte del senatore Matteo Salvini che non perde l’occasione per entrare in polemica, in modo scorretto, nel contesto ecclesiale. Una ulteriore dimostrazione di miopia e, alla fine, di scarso di interesse nei confronti del mondo ecclesiale, “usato”, più che sostenuto. Sento una grande sofferenza per questo chiamare continuamente in mezzo in una specie di rissa mediatica la Chiesa. Mi viene da dire: Basta! È l’ora di finirla con questa insistente chiamata alle armi, alla guerra, alla censura nel nome del Vangelo. Rimbocchiamoci piuttosto le mani per risolvere i problemi!».


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