Strategia comunicativa “Bestiale”: S. amico degli animali
Smask.online
26 Agosto
La strategia comunicativa per cui un politico si mostra “amico degli animali”, in particolare dei cani, è studiata a tavolino. Il social media manager di turno imposta delle parole chiave di ricerca automatica come “crudeltà”,”cane”, “gatto”, raccatta roba qualunque in rete, e pubblica con un testo il cui il cliente politico dice frasi destinate a suscitare simpatia. Facciamo un piccolo esperimento: “googliamo” le parole chiave “cane” e “abbandonato”.
Ad esempio in ordine sparso si trova:
1) “Abbandonato prima delle vacanze, il cane ‘pietrificato’ senza nome sotto choc in canile” (La Stampa, 19 luglio 2022)
2) “Denunciata la foggiana che aveva abbandonato la cagnolina davanti al figlio in lacrime” (fonte: l’Immediato, 26 luglio 2022)
3) “Morto un cane legato al ramo di un albero, indagano carabinieri ed Enpa” (fonte: Elisa Calamari, La provincia Cremona, 22 luglio 2022)
4) “Cane legato a un cancello e abbandonato a Napoli” (fonte: La Stampa, 9 luglio 2022)
Ora si prende questo materiale e si confezionano post per i clienti contando su questo:
1) “Il 44,7% degli italiani vive con almeno un cane” (Rapporto Eurispes 2022, Maria Neve Iervolino, Kodami, 26 maggio 2022)
2) Dare la sensazione che il paese è infestato dalla crudeltà e delinquenza (qua che sono italiani non viene specificato)
3) Il cliente è indignato e se votato farà tutto quello che deve per i nostri cari amici animali.
Poi si manda fattura al cliente che essendo un politico paga con i soldi del finanziamento ai partiti, cioè dei contribuenti, gli stessi che inganna con questi trucchi.