Libera e magistrati antimafia: le cose che la “Bestia” non vuole fare sapere.

Smask.online

23 Maggio

C’è una realtà social in cui la cosiddetta “Bestia” vuole far vivere i suoi seguaci: le associazioni che non mi piacciono (o di cui non parlo) non esistono o contano poco. Io sono un benefattore e tutti gli altri sono corrotti. Poi c’è la realtà: “Diffondere la cultura della legalità in favore delle nuove generazioni, è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi tra il Presidente di “Libera” Don Luigi Ciotti e il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Dr. Maurizio Vallone”. Un’altra iniziativa che si aggiunge al “più ampio quadro delle iniziative rivolte a promuovere attività educative e culturali in favore dei giovani presso gli istituti di istruzione di ogni ordine e grado e le sedi universitarie, […] aventi ad oggetto la diffusione della legalità e della responsabilità e del contrasto alle associazioni di tipo mafioso”, con Libera “si impegna, anche mediante la propria rete sul territorio, a segnalare alle Articolazioni territoriali della “DIA” le situazioni di criticità che necessitano di eventuali approfondimenti/interventi”. Interventi concreti contro la lotta alla criminalità organizzata, non è uno dei modi migliori per ricordare i tanti morti per mano mafiosa? Non nel mondo social della cosiddetta “Bestia”.


Fonte: Libera.it