Lavoratori: grandi esclusi dai post delle cosiddette “Bestie”.

Smask.online

05 Agosto

“La multinazionale Timken di Villa Carcina (Brescia) ha comunicato … lunedì 19 luglio la chiusura immediata dello stabilimento”. Cacciati così 106 lavoratori. Un’aziendina?

“Timken è un’azienda statunitense attiva nell’indotto automotive, in particolare produce cuscinetti ad alta tecnologia e prodotti per la trasmissione di potenza e di servizi. La sua storia inizia quando Henry Timken, nel 1898, brevetta il cuscinetto a rulli conici da lui ideato. Quei cuscinetti si rivelano subito un notevole miglioramento per ridurre l’attrito negli assi delle ruote nel pieno controllo degli elevati carichi esterni combinati da entrambe le direzioni. Presente in 30 Paesi di tutto il mondo, conta 17 mila dipendenti“.
Abbiamo esaminato i bilanci del gruppo. Nel 2020 le vendite sono state d 3513,2 milioni di dollari, con un calo rispetto al 2029 piuttosto contenuto: -7% e comunque con un margine operativo positivo 18,8% solo di poco inferiore a quello dell’anno pre-pandemia. La disponibilità di cassa è addirittura aumentata da 98 anni distribuisce dividendi agli azionisti.

La cosiddetta “Bestia” non ha nulla da dire. I lavoratori ora dovranno come tanti altri lottare per la loro vita. Dicono al sindacato Fiom Cgil di Brescia: “Non ci sono motivi economici per una decisione del genere. Il loro motto, ripetuto in ogni occasione, è ‘siamo una grande famiglia’. Mi chiedo oggi dove sia il loro senso della famiglia”. Su queste cose la cosiddetta “Bestia” non ha un post.
Ma queste lotte del lavoro si vincono solo creando un movimento di solidarietà, un movimento di serietà. Chi c’è in campo?


Fonti: Collettiva.it, 19 luglio 2021; Investors.timken.com