In piazza per il cosiddetto Capitano. Tutte le contraddizioni di Taranto.

Smask.online

13 Settembre

“Chi sceglie la Lega il 20 e 21 settembre sceglie di difendere la salute dei tarantini davanti a tutto. Ma salute e lavoro devono andare insieme. In tutta Italia nessuna famiglia, come accaduto qui per i silenzi e le bugie di qualcuno, deve essere costretta a scegliere, sono entrambi diritti fondamentali.”

In pratica che cosa vuole dire? Il cosiddetto Capitano è a favore o contro le ristrutturazioni che Arcelor Mittal sta conducendo e che hanno condotto i sindacati dei lavoratori a proclamare scioperi unitari con adesioni altissime? È per chiudere l’acciaieria? In realtà ha sempre detto che è a favore resti aperta. Ma è pro o contro invece la partecipazione pubblica al capitale? Insomma qual è esattamente la proposta, nero su bianco, del cosiddetto Capitano per la più grave situazione di crisi industriale e ambientale del Paese?

Non abbiamo trovato un post che lo spieghi, ma ” La piazza strabella e strapiena di gente a Taranto, stasera, pazzesco.…” scrive la bestia sotto le immagini di un comizio in migliaia senza mascherina a farsi selfie a vicenda.

84.043 visualizzazioni, 1516 commenti del tipo: “Era dai tempi di Cito che non si vedeva questa piazza strapiena. Erano decenni che non si vedevano piazze gremite per ascoltare un politico. Grullini rosicate..”. Oh già, Cito: espulso negli anni ’70 dal Movimento Sociale per estremismo, fonda una Lega d’Azione meridionale, con una tv privata che fa campagne martellanti riuscendo poi a diventare sindaco di Taranto nel 1993.

Dopo varie peripezie, fra cui marce contro la Lega Nord “Il 20 aprile 2007 annuncia la sua intenzione di ricandidarsi alla carica di primo cittadino di Taranto: in realtà si presenta come consigliere comunale, candidatura che viene successivamente invalidata per la sua condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, proponendo il figlio Mario alla carica di sindaco, supportato dalla sola lista AT6 – Lega d’Azione Meridionale. Al termine della consultazione elettorale comunale la Lega d’Azione Meridionale, nonostante l’assenza in lista di Giancarlo Cito, ottiene un inaspettato successo, risultando il primo partito in città con il 15,44% dei consensi, e mancando il ballottaggio per meno di ottocento voti.”

Ma vediamo meglio la biografia: “Il 9 dicembre del 1997 è condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, mentre è assolto dall’accusa di concorso in omicidio nell’ambito dello stesso processo, per i suoi rapporti con la Sacra Corona Unita: la condanna è poi confermata in Cassazione alla fine del 2002, e dal maggio 2003 al 2007 l’ex sindaco sconta quattro anni di carcere.

Nell’aprile 2011 viene condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a cinque anni e sei mesi di reclusione per il cosiddetto caso Cervelli, dal nome della ditta di trasporti Cervelli che era stata costretta, dall’allora sindaco Cito, a pagare una tangente di 80 milioni di lire per il rinnovo di un appalto comunale. Con la legge indulto del 2006, la pena da scontare viene ridimensionata e Cito ottiene l’affidamento ai servizi sociali per la parte restante.

Nell’aprile 2012 la Cassazione lo condanna a due anni di carcere per violenza privata, tentata concussione, abuso d’ufficio e falso ideologico nell’ambito del processo per la mancata autorizzazione di utilizzo dello Stadio Erasmo Iacovone al Taranto del 1996. Nella stessa inchiesta sono stati coinvolti il suo successore alla carica di sindaco, Gaetano De Cosmo, un ex assessore e un dirigente comunale, tutti condannati.

Alcuni giorni dopo viene condannato in via definitiva a quattro anni di carcere per una tangente, mascherata da contratti pubblicitari stipulati con l’emittente televisiva Super 7, di 120 milioni di lire pagata dal portavoce della Dirav, la multinazionale liberiana interessata alla realizzazione del porticciolo turistico di San Vito a Taranto, quando Cito era sindaco.

Avendo accumulato due condanne, viene trasferito nuovamente in carcere dopo essere stato prelevato da una clinica nella quale era ricoverato da qualche giorno, a seguito di un malore.
(Fonte: Wikipedia)

Ecco appunto, come dice la gentile follower del cosiddetto Capitano, è dai bei tempi di Cito che a Taranto non si vedeva tanto entusiasmo. Se lo dice lei… Certo che qualcuno a Taranto dovrebbe farsi qualche domanda sui propri entusiasmi politico-elettorali e forse farsi anche un esame di coscienza.


Fonti: