BESTIARIO: Imprenditore pubblico? Sì. Partigiano e antifascista? Anche. Cosa non viene detto ai fan?

Smask.online

10 Novembre

Piccola omissione biografica. Enrico Mattei era antifascista e partigiano, non si capisce la sua storia personale se non si sa che il suo patriottismo non aveva nulla a che vedere con chi si riempie la bocca di patria e si ispira ad Almirante, alla Repubblica Sociale Italiana, all’MSI con la sua fiamma tricolore. Quelli così Mattei lo arrestarono e solo per un colpo di fortuna non lo hanno fucilato, gentile signor presidente del consiglio signora M. e suo social media manager “Bestiale”.

Nato ad Acqualagna (Pesaro) il 29 aprile 1906, morto il 27 ottobre 1962 in un incidente aereo a Bescapè (Pavia), dirigente industriale. Inizialmente operaio, poi tecnico e dirigente d’azienda. Nel ’31, trasferitosi a Milano, avvia un proprio laboratorio chimico, avvicinandosi alla sinistra cattolica antifascista. Nel settembre ’43 promuove a Matelica un primo gruppo di patrioti e di simpatizzanti della Resistenza. A Milano nell’estate ’44 rappresenta il Partito democratico cristiano (DC) nel Comando generale del Corpo Volontari della Libertà (CVL); organizzatore e dirigente delle formazioni partigiane cattoliche. Arrestato in ottobre dalla polizia fascista, evade dal carcere di Como. Apprezzato negli ambienti industriali e imprenditoriali, procura notevoli appoggi e aiuti materiali al movimento antifascista e alla Resistenza. Dopo la liberazione si impegna all’Ufficio stralcio del CVL. In seguito è nominato dal governo commissario dell’AGIP (Azienda Petroli). Animatore della produzione metanifera italiana in Lombardia e a Cortemaggiore, nel ’53 costituisce l’Ente nazionale idrocarburi (ENI) portando ad alti livelli l’industria petrolifera italiana. Membro della Consulta nazionale (che prepara le elezioni e l’Assemblea costituente), esponente di rilievo della DC, deputato al Parlamento. Muore nel ’62 in un incidente aereo le cui reali cause non sono mai state chiarite” (Fonte: ANPI).