Orban e amici nostrani: i riferimenti all’omosessualità reati VM18.

Smask.online

11 Aprile

Orban e la sua Ungheria: una legge approvata nel 2021 (apparentemente sulla pedofilia) vieta la “promozione dell’omosessualità ai minori, sui media e nelle scuole”. Secondo  molti osservatori internazionali questa sarebbe una delle causa dell’aumento dei reati d’odio contro le persone omosessuali in Ungheria. 

La Comissione Europea, dopo vari tentativi diplomatici, ha ora deciso di fare causa a Orban contro questa legge, insieme a 15 stati che si sono schierati insieme alla CE: Francia, Germania , Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Danimarca, Irlanda, Malta, Austria, Finlandia, Svezia, Slovenia e Grecia.

Rileggendo questa lista è chiaro chi manca fra i grandi paesi fondatori: l’Italia, che si mette in compagnia di Polonia, Bulgaria, Romania, ed altri dell’Est.

L’ennesima mossa del governo dei signori S.&M (il signor B ha altro a cui pensare e i suoi eredi futuri si sono distratti), fan del presidente ungherese. Si vede così quale sia lo stato dei diritti immaginato dai campioni social. Che però sui social tacciono sul tema.

Per chiarire di che cosa si parla: con una legislazione di tipo ungherese in Italia quali libri, canzoni, pubblicità diverrebbero un reato? Invitiamo i lettori di Smask a fare esempi.

Fonti: https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2023/04/07/pe-e-15-stati-ue-contro-la-legge-ungherese-anti-lgbt_deea374d-eac5-4e42-832a-7016fd3c8734.html, https://www.repubblica.it/esteri/2023/04/07/news/quindici_paesi_ue_ricorrono_contro_la_legge_ungherese_anti_lgbtq_litalia_si_schiera_con_orban-395324246/