L’Ungheria rappresenta un modello per il signor S. e la cosiddetta “Bestia”. Il suo presidente con poteri ‘speciali’ Viktor Orbán viene spesso chiamato “amico”.

Forse per inquadrare la caratura del personaggio, vale la pena fare un breve ripasso della carriera politica di Orbán: “Nel corso della sua carriera politica Orbán si è spostato da posizioni liberali verso posizioni più radicalmente di destra nazionalista.
Egli è giunto a sostenere di essere sul punto di mettere in discussione la democrazia liberale occidentale, dichiarando la volontà di “liberarsi dai dogmi e dall’ideologia occidentale europea“. Orbán afferma di essere a favore della reintroduzione della pena di morte in Europa. Altri commentatori, tuttavia, hanno osservato che la crisi migratoria europea, unita al continuo terrorismo islamista nell’Unione europea, hanno reso popolari le politiche nazionaliste e protezioniste di Orbán tra i leader conservatori europei. “Una volta ostracizzato [dell’élite politica europea]”, scrive Politico, “Orbán è ora il talismano della destra mainstream dell’Europa“. Il 20 dicembre 2018 è stata approvata la legge fortemente voluta e sostenuta da Orbán la cosiddetta”legge sulla schiavitù” che autorizza il datore di lavoro a costringere i dipendenti a straordinario forzato fino a 400 ore l’anno e di pagare quanto lavorato nei tre anni successivi, di fatto sopprimendo le libertà dei lavoratori e facendo concorrenza sleale agli altri paesi europei con un costo del lavoro bassissimo per legge. Il 17 dicembre 2018 “il parlamento ha adottato una legge che crea un nuovo sistema di giustizia amministrativa privo d’indipendenza e sotto il controllo del ministero della Giustizia”.
(Fonte: Wikipedia)

Questo politico, che gode del 49% dei voti (elezioni 2018) ma due terzi dei seggi, si è distinto in campagna elettorale per additare come nemico il finanziere ungherese di origini ebraiche Soros. Non ha mai accettato quote di immigrati da altri paesi della UE, Italia inclusa, e si è dichiarato ostile nel Maggio 2020 al Recovery Fund della UE che potrebbe essere il principale strumento di aiuto comunitario per l’Italia. Insomma proprio un grande amico.

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