“Succo alla pesca (italiano!)”. Proviamo a parlare della stessa cosa senza essere “bestiali”: Yoga s’impegna per l’ambiente.

Smask.online

25 Dicembre

La cosiddetta “Bestia” ci tiene a specificare che il succo immortalato nel Twitter del Signor S (prima di una udienza del processo di Catania) è italiano: vero. Ma se proprio bisogna parlare di un prodotto (perché un senatore lo sta facendo?), sarebbe bene spiegare di cosa si tratta.

Conserve Italia (il consorzio cooperativo che detiene il marchio Yoga) da oltre 15 anni ha sviluppato 6 programmi di filiera con i soci agricoltori concentrati in un areale di 800 ettari in Emilia-Romagna” (il Fatto alimentare, 2 settembre 2020).

Inoltre l’azienda “per i succhi da 1 litro (Yoga Classic e Yoga100%) bottiglie realizzate esclusivamente con il 50% di plastica riciclata (RPET), il massimo del riciclo consentito dalla legge italiana. Quindi saranno al 100% riciclabili ed ottenute per metà con materiale di recupero”. E anche un altro prodotto di punta “è per l’86% ottenuto con materiali provenienti da fonti vegetali, con un risparmio del 14% sulle emissioni di CO2 rispetto al brik precedente” (fonte: mixerplanet.com, 6 giugno 2020).

Non è una sponsorizzazione a Yoga, informandosi un consumatore può trovare realtà diverse e scegliere quale sostenere, ma non in nome dell’«italianità», quanto del rispetto dei lavoratori, dei prodotti e dell’ambiente.