Capezzone contro il reddito di cittadinanza per diminuire le tasse sulle imprese: ma forse non conosce i numeri.
Smask.online
07 Gennaio
1) Pre-pandemia (2017) “l’Italia ha una tassazione ufficiale al 27,8% ed effettiva al 22,1%, dati che la portano ad essere tra le nazioni dove il fisco pesa meno sulle imprese“. Francia: tassazione ufficiale 44% effettiva 33. USA: 38,9% effettiva 34,2%. E così via.
2) Ci riferiamo a IRES e IRAP, perché l’IVA la pagano i clienti, e comunque parte delle imposte è traslata sui consumatori nel prezzo. I contributi all’INPS non sono una imposta sulle imprese, e sono pesanti a causa del costo passato delle pensioni, anche di categorie che ci hanno guadagnato moltissimo in rapporto ai contributi versati.
3) In Italia l’aliquota IRES era del 33% nel 2001, è scesa al 24% nel 2021 ma questo non ha affatto migliorato la propensione ad assumere.
4) Attenzione: questa tassazione (nazionale e locale) riguarda solo le imprese che le tasse le pagano: “Più in generale, l’Ires sopra lo zero ha interessato il 57% delle società di capitali, mentre il restante 43% non ha dichiarato Ires o è in credito” (fonte: Tassazione del settore produttivo, Camera.it). Insomma oltre quattro imprese su dieci dichiarano di non fare soldi.
Il giornalista Capezzone questi numeri li conosce? Come fa il testimonial del signor S. a dire dire che spostando i fondi dal reddito di cittadinanza alle imprese aumenterebbe l’occupazione? E perché negli anni passati con 10 punti in meno di tasse l’effetto sulle assunzioni non si è visto?
Fonte: Truenumbers.it