Ha ammazzato il borseggiatore? “Però” l’algerino se l’è cercata. “Che ne pensate?” chiede la “Bestia”.
Smask.online
13 Settembre 
Questa volta, il signor S ha davvero superato se stesso.
Dopo la morte di Said Malkoun, il 47enne algerino investito a Viareggio ben quattro volte e schiacciato contro la vetrina di un negozio da un’imprenditrice subito dopo essere stata derubata, il nostro “giustizialista social” ha scritto su Instagram:
“Se l’uomo che ha perso la vita non fosse stato un delinquente, non sarebbe finita così. Voi cosa ne pensate?”
Con una frase sola, il signor S ribalta il racconto dei fatti, trasformando la vittima in colpevole e la colpevole in vittima. L’omicidio diventa quasi una conseguenza inevitabile, e la domanda finale invita i follower a esprimere la loro “sentenza” sui social.
Basta dare un’occhiata a qualche commento sotto il post del signor S:
“Esatto. Lei ha semplicemente pensato che comunque giustizia non sarebbe stata fatta….anzi, la giustizia italiana che è dalla parte dei delinquenti, l’avrebbe beffata.”
“Ha fatto bene !!!!!! 👏👏👏👏👏 santa subito”
“Un’antico detto indiano (Navajo) dice che un ladro morto non ruba più”
“Penso che se ci fosse davvero in Italia la certezza della pena questo non sarebbe accaduto! Solidarietà massima alla signora👍”
E poi c’è la doppia morale: perché se a delinquere è il figlio di due immigrati, come nel caso di Moussa Sangare, l’invocazione al carcere a vita diventa il mantra del giorno.
Ma se a schiacciare un uomo contro una vetrina è una signora italiana allora è legittima reazione.
Ministro della Repubblica Italiana in carica, Vice-Presidente del Consiglio … ha giurato su che cosa?
Fonti:
