BESTIARIO: La signora M. sui social: “Basta tasse sulla casa”… “Sconosciuta la destinazione d’uso di 4,5 milioni di immobili”. Evviva il catasto libero per seconde e terze case.
Smask.online
21 Ottobre
AGI riporta le parole del premier: “«La riforma del catasto non è una patrimoniale… Questo governo non tocca le case degli italiani» – ripete Draghi – e non intende aumentare le tasse: «Abbiamo detto fin dall’inizio che non avremmo aumentato le tasse. Sono passati sette mesi, non le abbiamo aumentate nonostante ci siano state molte richieste di farlo e abbiamo detto di no»” (fonte: Massimo Maugeri, AGI, 6 ottobre 2021).
I commenti: “Il catasto, oltre a censire gli immobili, ha una esclusiva funzione: far pagare le tasse! Non facciamoci infinocchiare ancora una volta da spregiudicati amici di banche e grandi gruppi industriali”.
In Italia “sconosciuta la destinazione d’uso di 4,5 milioni di immobili” e “anche se il mattone è “immobile” e ben visibile, le sue tasse non sono indenni dalla malattia del mancato gettito che caratterizza tutto il fisco italiano. Lo confermano i numeri elaborati ogni anno dal ministero dell’Economia per misurare la distanza che separa le entrate fiscali teoriche, calcolate sulla base del valore degli imponibili, e i soldi che entrano realmente nelle casse degli enti titolari dei differenti prelievi. Si tratta del «tax gap», che nel caso delle imposte immobiliari vale 5,83 miliardi all’anno. Ma il buco vola oltre i 6 miliardi se si somma l’evasione delle «case fantasma», totalmente sconosciute al Fisco”. (fonte: TrueNumbers, dati 2020; Marco Mobili e Gianni Trovati, il Sole 24 Ore, 21 settembre 2021)… cosa c’entrano le prime case degli italiani?