Le femministe italiane e le donne afghane. Le bugie della “Bestia”.

Smask.online

06 Settembre

Un articolo di Viola Serena Stefanello per Mashable Italia ci spiega “dove sono le femministe italiane quando si parla delle donne afghane”.
1) La cosiddetta “Bestia” attacca ‘le femministe’: “.. un insieme di persone che, individualmente e riunite in collettivi, ragiona sulle diseguaglianze di genere in termini politici, sociali ed economici e lotta per abbatterle … Il sospetto è che chi si domanda cosa dicono le femministe abbia in realtà in mente delle avversarie politiche ben precise che vorrebbe mettere in difficoltà tirando in ballo l’intero movimento, o che abbia scambiato il femminismo per un partito politico.
2) Il “movimento Non Una Di Meno …  oltre a prendere posizione, sta organizzando presidi e fiaccolate in varie città d’Italia”.
3) “80 associazioni per i diritti delle donne” hanno incontrato “il sottosegretario per gli Esteri Benedetto Della Vedova” per rivendicare “l’attuale condizione drammatica in cui versano le donne e i membri della comunità LGBTQ+ in Afghanistan … chiedendo tra le altre cose di aprire corridoi umanitari … Tra i firmatari c’è Pangea,… che opera a Kabul dal 2003 e che sta lavorando per mettere in salvo le donne che negli anni hanno lavorato con loro e che ora rischiano particolari ritorsioni”.
4) “La redazione di Pasionaria.it, …. ha deciso di mettere al centro le voci e le attività delle attiviste femministe afghane … ha anche tradotto in italiano i comunicati di Rawa, l’associazione delle donne ribelli afghane, e stilato una lista di raccolte fondi per contribuire alla resistenza femminile sul campo …. A sostenere le combattenti di Rawa da anni è il Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane, che dal 1999 è attivo nella promozione di progetti di solidarietà a favore delle donne afghane”.
Grazie a chi ci fa scoprire un po’ di verità e si impegna sul campo.