La cosiddetta “Bestia” e l’uso propagandistico di un atleta, cosa c’entra lo ius soli?

Smask.online

23 Agosto

Il cosiddetto ‘Capitano’ l’11 agosto si lancia ‘a difesa’ di un atleta, Marcell Jacobs che, secondo la macchina della comunicazione “all’assalto di quei giornalisti che lo volevano far diventare a tutti i costi simbolo dello Ius Soli” afferma: “Non voglio essere usato”…
Non c’è stato bisogno però, di un post di autodenucia. Non c’e bisogno infatti di guardare ai post passati, ma solo di aspettare e vedere come la cosiddetta “Bestia” usa l’immagine dell’atleta per scopi di propaganda:

– Post 12 agosto: fomentare l’odio e seguire il filone ‘sono uno di voi’… “Gran Bretagna umiliata” scritto a caratteri cubitali perché un velocista della staffetta maschile inglese è sospettato di doping.
– Post 14 agosto: fomentare l’odio e seguire il filone ‘sono uno di voi’ parte seconda… “Marcell Jacobs da godere”. Un linguaggio adatto a una pagina politica ufficiale di un senatore, leader di partito? Ma qui si vende ‘sono uno di voi’, quindi si può urlare e bere (cose ancora vietate quando si vende ‘il signor S. papà’ o ‘il signor S. cristiano’). “Gli inglesi Dovrebbero guardare in casa loro”, ma a vedere il video, i toni e le parole sono altre. L’atleta commenta l’aneddoto con tranquillità, rispetto alle accuse di doping subite e la scoperta della positività di un avversario inglese commenta: “Sarebbe meglio che prima guardino quello che hanno in casa prima di dover andare a valutare e attaccare altri senza avere alcuna prova e quindi la cosa mi fa un po’ sorridere”.

Se è vero che spesso personaggi di spicco che entrano nelle cronache vengono presi come spunto per riflessioni altre, spesso a loro insaputa o senza interpellarli e altrettanto vero che sulle pagine social della cosiddette “Bestie” questo avviene costantemente e non per parlare di politica, ma per vendere un personaggio come quello del ‘Capitano’ e fare propaganda.