“Basta con le minchionerie evangeliche”. Chi lo ha detto? Foibe e memoria.

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28 Febbraio

Teatro Ciscutti di Pola, Benito Mussolini 20 settembre 1920: “«Di fronte a una razza come la slava, inferiore e barbara, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. Basta con le poesie. Basta con le minchionerie evangeliche». E poi l’occasione è arrivata: “Il 6 aprile 1941 56 divisioni tedesche, italiane, ungheresi e bulgare attaccano il regno di Jugoslavia che viene smembrato. …. Le perdite jugoslave nella guerra furono 1.706.000 pari al 10% della popolazione. Nelle parti occupate dagli italiani le vittime furono 437.395, con il 25% delle abitazioni bruciate” . (fonti: Stefano Agnoletto, 9 febbraio 2021 (contiene amplia bibliografia); Gregorio de Falco, 6 febbraio 2020)

“«Abbiamo distrutto tutto da cima a fondo senza risparmiare gli innocenti. Uccidiamo intere famiglie ogni sera, picchiandoli a morte o sparando contro di loro. Se cercano soltanto di muoversi tiriamo senza pietà e chi muore muore».
Lettera di un soldato italiano inviata dalla Slovenia a casa nel luglio 1942” (fonte: E. Collotti, L’occupazione nazista in Europa, Roma, Editori Riuniti, 1964, p. 543.)

Pietà per tutte le vittime, Italiani come Slavi, disonore per tutti i criminali di guerra: Slavi come Italiani. Sempre ricordando che è stata l’Italia di Mussolini alleata con la Germania di Hitler a invadere la Jugoslavia. La gara fra post delle cosiddette “Bestie” sulle foibe per raccogliere likes facili non rende giustizia a nessuno.


Fonti: Matteo Salvini e Giorgia Meloni su Facebook, il 10 febbraio 2021