“Giù le mani dai bambini”: il cosiddetto Capitano continua a difendere la famiglia tradizionale

Smask.online

22 Ottobre

Da oltre trent’anni si attende in Italia una legge contro l’odio nei confronti di persone con orientamento sessuale “diverso”. Queste persone non aggrediscono nessuno ma sono aggredite e discriminate. Una  proposta di legge prevede una tutela rafforzata: “La pdl da un lato estende le fattispecie previste dagli articoli 604 bis e ter del codice penale (legge Reale-Mancino contro i reati d’odio verso razza, etnia, nazionalità e religione) ai crimini legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Dall’altro istituisce e organizza l’attività di centri antidiscriminazione e case rifugio per accogliere e proteggere le vittime di violenze e discriminazioni omotransfobiche.”

Il 17 ottobre a Roma hanno manifestato persone che non vogliono questa legge antidiscriminazione, che non danneggia loro in alcun modo, ma che vedono come attacco alla famiglia tradizionale. Immancabile il post del cosiddetto Capitano, famoso difensore della famiglia: “Rispetto per le scelte di vita e di amore di chiunque, ma giù le mani dai bambini”.

Ecco: giù le mani dai bambini. Infatti sono centomila i bambini maltrattati in Italia, da regolari famiglie con la “mamma e il papà”. Secondo una indagine della Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza  il 45% di loro soffre per gravi forme di trascuratezza affettiva e materiale, il 19% è costretto ad assistere alla violenza, tipicamente del padre verso la madre, e fra le altre forme, ben 4000 l’anno vengono abusati sessualmente

Non sarebbe giusto invece manifestare per dire a decine di migliaia di  normali genitori violenti “giù le mani dai bambini”?


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