Prima del voto: “Aboliremo le liste d’attesa negli ospedali”. E dopo?
Smask.online
17 Luglio
Ricordate l’annuncio trionfale del decreto voluto dalla signora M e dal ministro Schillaci per tagliare le liste d’attesa nella sanità?
La signora M proclamava di risolvere questo problema: per certi esami si attendono mesi o addirittura si va all’anno successivo. Annunci sui social e ovunque che per miracolo tutto sarebbe stato risolto.
Ma come è finita?
Il decreto è stato bocciato dalle regioni e a guidare il “no” è stata la Lega, Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia). Sì, avete letto bene.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso parere negativo al decreto, sostenendo che l’articolo 2 (ispezioni ministeriali) viola il principio di leale collaborazione.
Risultato? L’esame in aula al Senato è slittato. Dovranno mettere forse la fiducia per imporlo.
Intanto si scopre che quasi tutte le regioni hanno peggiorato l’assistenza, con grandi differenze Nord – Sud. Non importa: “autonomia differenziata” è legge.
La comunicazione della signora M è perfetta per un teatro dell’assurdo: grandi proclami, zero risultati. Se non riescono a trovare un accordo tra loro, come possono pensare di risolvere i problemi della sanità italiana?
Fonti: