Crisi del Sistema Sanitario Nazionale: facciamo due conti.
Smask.online
06 Marzo
Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è essenziale per la salute pubblica, ma non ha mantenuto la sua solidità nel tempo.
Il governo della signora M non è certo il primo a tagliare le gambe al SSN: le decisioni dei governi degli ultimi 15 anni hanno contribuito al suo declino.
Ma la signora M batte tutti i record nella gara a presentare la realtà alla rovescia con la sua comunicazione politica sui social e sui media. Ricordate l’annuncio di un finanziamento record di quasi 136 miliardi di euro per il Fondo sanitario nazionale? Beh, Smask ha già dimostrato il contrario.
E nelle prossime settimane, vi terremo aggiornati con approfondimenti a puntate sullo stato attuale del SSN.
Nella prima puntata di oggi esaminiamo i dati dell’autorevole e indipendente Fondazione Gimbe che rivelano come, nonostante gli aumenti previsti nel Fondo Sanitario Nazionale per il triennio 2024-2026, tali incrementi si dimostrino insufficienti a fronteggiare le esigenze della sanità pubblica.
Tra il 2010 e il 2019, tagli e definanziamenti hanno eroso il SSN di circa €37 miliardi, minando la sua solidità. Nonostante un aumento da €8,2 miliardi a €11,6 miliardi tra il 2020 e il 2022, la maggior parte è stata destinata all’emergenza pandemica. La Legge di Bilancio 2023 prevede incrementi nel Fondo Sanitario Nazionale (FSN), ma gli esperti ritengono le somme insufficienti, considerando l’alta inflazione e la mancanza di un piano a lungo termine.
Gli aumenti previsti sono di: €2,15 miliardi nel per il 2023 (con €1,4 miliardi assorbiti dalla crisi energetica),€2,3 miliardi per il 2024, €2,6 miliardi per il 2025.
Il rapporto tra spesa sanitaria e PIL è in diminuzione: dal 6,6% del 2023 al 6,1% nel 2026, ben al di sotto dei livelli pre-pandemici del 2019. Si prospettano ulteriori aumenti nel FSN per il 2024-2026: €3 miliardi per il 2024, €4 miliardi per il 2025 e €4,2 miliardi per il 2026.
Manca, però, un impegno significativo nell’incrementare i finanziamenti per la sanità pubblica. Degli aumenti previsti, infatti, €2.400 milioni del 2024 saranno usati per rinnovare i contratti del personale sanitario. Mentre i finanziamenti del 2025-2026 risultano insufficiente a coprire l’aumento dei prezzi e dei costi, mettendo a rischio la qualità del SSN.
Fonti:
https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1702970890.pdf
https://pagellapolitica.it/articoli/i-tagli-alla-sanita-ci-sono-stati-oppure-no
https://www.today.it/attualita/sanita-tagli-meloni-confronto-governi-passati-dati.html https://www.linkiesta.it/2023/08/sanita-italia-tagli-investimenti/