Il vicepremier S. e il signor presidente del consiglio postano a breve distanza una notizia fondamentale: ha vinto la Ducati!

Smask.online

10 Dicembre

Posta per primo il vicepremier (dovrà fare “l’assaggio dei likes” prima che tocchi al signor presidente del consiglio?) commentando: “Pecco Bagnaia, sulla Ducati, è campione del mondo di Moto GP. Che bello! Viva l’Italia che tiene col fiato sospeso e che emoziona, viva l’Italia che vince”

1) Il social media manager sceglie di omettere il nome del pilota, Francesco Bagnaia, chiamato direttamente con il suo soprannome
2) Sceglie un modo infantile di esprimersi “Che bello!”
3) Per poi generalizzare con “viva l’Italia”, ma ha vinto un pilota, il team costruttori Ducati MotoGP… forse no: se è italiano chi vince vinco anche io che sono italiano. Qualcuno è caduto in questa “illusione” da “sport al bar”?

Arriva con qualche ora di ritardo anche il signor presidente del consiglio signora M., che paga chi scrive questo commento: “Un giorno storico per il nostro sport. Francesco ‘Pecco’ Bagnaia e la Ducati sono campioni del mondo della MotoGP: un pilota italiano su una moto italiana! Orgoglio tricolore” (Facebook, 6 novembre 2022)

1) Almeno qui il soprannome è virgolettato
2) Notare: il giorno è storico perché chi vince è italiano, la retorica da quattro soldi è la stessa della “Bestia”
3) “Orgoglio”… “Stima eccessiva di sé; esagerato sentimento della propria dignità, dei proprî meriti, della propria posizione o condizione sociale, per cui ci si considera superiori agli altri” (fonte: Treccani)