BESTIARIO: La signora M. si ‘tuffa in libertà’.
Smask.online
28 Agosto
La signora M. si concede un tuffo in piscina (come anche per la pagina social del signor S., questo post è in mezzo a due che riguardano i Talebani e l’invasione di Kabul…). Nei commenti si alimenta la discussione e molti si domandano “C’è qualcuno che mi spiega perchè un politico dovrebbe privarsi di una cosa semplice come un tuffo in piscina? É un reato? É una cosa disdicevole?“.
Ci sentiamo liberi di rispondere qui a questo e molti altri commenti che pensano sia normale un post di questo tenore:
1. Anche il politico ha una vita privata, ma questa non è una pagina privata. È una pagina ufficiale, un account verificato. È richiesto anche dal social che si usa (in questo caso Facebook) di dichiarare la propria posizione (ad esempio se si è un account family-friendly o meno), di cosa si parla sulla pagina… Si legge: Politica.
2. Anche se le macchine della comunicazione social puntano a fare confusione, la signora M. questo tuffo in piscina quando e come l’ha fatto poco importa. La logica è quella dei likes e dell’intrattenimento. Troppi post seri non vanno bene tutti di fila ed è importante (per sponsorizzare un personaggio) che questo appaia a più riprese: con la figlia, mentre fa ginnastica, con il compagno o – come in questo caso – in piscina.
3. Tuffarsi in piscina non è un reato, se l’accesso ti è consentito.
4. Tuffarsi in piscina non è disdicevole.