L’appello della Comunità di Sant’Egidio
Smask.online
12 Luglio
“L’immigrazione è un’opportunità. E va colta non solo per i cittadini stranieri che scelgono il nostro Paese come luogo di residenza e lavoro, ma anche per le famiglie e le imprese, in una parola per “il sistema Italia”, afflitto da una grave crisi demografica e dalla difficoltà a reperire lavoratori in tanti settori”.
Così parla Marco Impagliazzo, attuale presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Continua: “Il bisogno di lavoratori è strutturale, soprattutto per il comparto turistico – 380mila secondo il ministro Garavaglia -, l’autotrasporto e la logistica … Ma all’appello mancano anche numerosi lavoratori per la cura della persona, soprattutto infermieri e badanti, la cui mancanza mette in seria difficoltà il modello italiano di welfare familiare, soprattutto per gli anziani e le persone con disabilità”.
L’appello della comunità è di modificare “Il decreto flussi 2022”, che ha aumentato a circa 76mila persone le quote di ingresso regolare. Pur essendo entrato in vigore a Gennaio ancora non ha prodotto i risultati sperati. Oltretutto senza motivo dal decreto sono state escluse persone provenienti da Perù, Colombia, Ecuador. “Una contraddizione, a danno anche della società italiana. Si calcola che la media degli ingressi di cui il nostro Paese avrebbe bisogno per soddisfare le richieste dei vari settori produttivi sia di circa 200 mila l’anno”.
In questo scenario, inoltre, continuano i “ritardi nelle procedure relative alla regolarizzazione del 2020”. Sono passati due anni e “su 207mila domande, solo 128mila pratiche sono state definite, spesso con un rifiuto”. Guardando la prefettura della capitale a Roma respinte “il 26 %, ma con ancora 11mila pratiche da esaminare”.