La Bestia continua a difenderli, ma i decreti sicurezza sono inefficaci

Smask.online

07 Settembre

Va ricordato ancora una volta che l’approdo della navi delle ONG nei porti italiani avviene in base alla necessità di offrire un porto sicuro alle navi che salvano in mare i migranti e non per un arbitrio del governo in carica o di chissà chi, come continua a voler far credere la Bestia.

Nel caso specifico non c’è stato lo sbarco, ma solo il trasbordo nel porto di Palermo fra la nave della Sea Watch e la nave-quarantena. E ciò per misura di prudenza sanitaria.
È evidente che una procedura prudente e organizzata, come quella adottata in questo caso, è possibile proprio perché si tratta di migranti raccolti da una nave delle ONG; lo stesso varrebbe per navi della Marina Militare italiana o di altro Paese europeo. Evidentemente non si può invece applicare, se non dopo lo sbarco, ai migranti che arrivano sulla costa italiana (Lampedusa, ma non solo) autonomamente con i cosiddetti “barchini”. E questi rappresentano la grande maggioranza degli arrivi, mentre prima dei decreti, ad esempio un anno e mezzo fa, gli arrivi autonomi erano invece episodici.

È utile chiedersi i perché. Il motivo sono proprio i famigerati decreti sicurezza di cui la Bestia fa vanto. I decreti hanno bloccato sia l’attività della Guardia Costiera, sia quella delle ONG, quest’ultima ripresa solo di recente e in misura limitata. Con l’effetto non di annullare i flussi, ma di modificare le modalità di attraversamento del mare dei migranti, che adesso gli scafisti (che continuano a prosperare) caricano su piccole imbarcazioni, che dirigono avventurosamente verso le coste italiane.

Si tratta quindi di decreti non solo iniqui, ma anche inefficaci.
Infine, riguardo a quello che dice Il Giornale linkato dalla Bestia, basti ricordare che l’abolizione o profonda modifica dei “decreti sicurezza” fa parte sin dall’inizio del programma del governo in carica.


Fonti: