Il razzismo inconsapevole

Smask.online

10 Agosto

Per chi mastica il francese, le riflessioni di Michel Wieviorka (sociologo) non seguono “le tracce del razzismo culturale e simbolico”, ma indagano invece “quelle forme di discriminazione, anche inconsapevoli, che le istituzioni coltivano al fine di generare esclusione e riprovazione sociale”.

Anche David Amodio (neuroscienziato) docente alla New York University e alla Universiteit van Amsterdam sta compiendo ricerche su “i meccanismi psicologici e neurali del pregiudizio“.

Secondo Amodio “stereotipi razziali e credenze pregiudizievoli portano la gente a temere membri innocui di gruppi appartenenti a minoranze razziali”. Innocui, non si parla di soggetti pericolosi.

Lo studio affronta anche il “pregiudizio razziale implicito”, ovvero “un modello di pregiudizio che appare nel comportamento di qualcuno senza che ci sia consapevolezza o intenzionalità”.

In conclusione: non tutti sanno di essere razzisti.


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