Esempi Italiani d’integrazione possibile… e necessaria!

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11 Novembre

Spesso la cosiddetta “Bestia” attacca chi accoglie “gli immigrati”, accostati ad atti violenti e malavitosi e mai considerati come uomini (se non per paragonarli a turisti, di tanto in tanto).

Ci sono però realtà diverse, nel 2016 il progetto “Nuove Radici” ha avviato un processo di integrazione: venti richiedenti asilo hanno imparato la manutenzione di castagneti e meleti. StartupItalia! ha intervistato il sindaco del comune piemontese che ha spiegato “perché un percorso di integrazione simile ha avuto successo”. I giovani “lavorano nei castagneti dell’alta valle Tanaro. Quelli che, vuoi per lo spopolamento, vuoi per la carenza di manodopera, rischiavano di finire nel più completo degrado”. L’età media del comune è sessant’anni.
(fonte: Paola Scola, La Stampa, 12 febbraio 2019)

Riportava Alessandro Di Stefano (Impact, 6 marzo 2019): “L’abrogazione della protezione umanitaria stabilita nel Decreto Sicurezza complica però casi di accoglienza come quello di Ormea, dove i richiedenti asilo potrebbero non vedersi riconosciuta la protezione umanitaria rischiando così la procedura di espulsione”.

Oggi, fortunatamente, la protezione umanitaria è ristabilita.