Continuano le discriminazioni razziali al confine ucraino

Smask.online

12 Aprile

“«Volevano spararci mentre cercavamo di superare il confine». Il racconto di Nze, studente nigeriano in fuga dalla guerra, discriminato alla frontiera perché africano“.

Nze è nigeriano e studia in un’università di Kiev. Prova a partire in treno verso Leopoli. Al confine una barricata, polizia e militari ucraini: «Vedevamo attraversare donne, bambini, ma anche uomini, solo di pelle bianca però». Al confine gli viene detto che deve aspettare il giorno seguente per attraversare, dorme fuori, a -4 gradi. La mattina, a Nze e agli altri ghettizzati viene detto: «Se siete africani o indiani dovete andare via da qui e recarvi a un altro confine, quello rumeno» (fonte: Beatrice Offidani, Lorenzo Sangermano, Zetaluiss.it, 4 marzo 2022).

Ma sono moltissime le testimonianze e sono a migliaia i giovani che vengono da Ghana, Kenya, Sudafrica, Etiopia, Somalia che si trovano in Ucraina per motivi di studio. “Le bombe fanno forse distinzione in base al colore della pelle? No! C’è un’emergenza umanitaria in corso, e per questo si chiede alla comunità internazionale e alle forze di frontiera, di comportarsi in modo umano … Diversi studenti nigeriani e le loro famiglie stanno esprimendo sui social media la loro preoccupazione sulla mancanza di assistenza da parte del governo, e sulle discriminazioni razziali da parte delle forze dell’ordine ai posti di blocco delle frontiere“. Su Change.org è possibile firmare una petizione “per chiedere alle autorità di confine ucraine di mettere fine a questa assurda discriminazione, permettendo a tutti di avere un passaggio sicuro e rapido” (fonte: Change.org, ‘Basta discriminare gli africani che scappano dall’Ucraina’).