“Sulla salute non si scherza”… ma occorre la malattia di Laura Boldrini per rispettare un’avversaria?

Smask.online

06 Maggio

Laura Boldrini è uno dei bersagli preferiti di una campagna di odio da parte della cosiddetta “Bestia” e della variante “patriottica”, le ditte di comunicazione rispettivamente del signor S. e della signora M.
La deputata Boldrini (59 anni) ha reso noto che le è stata diagnostica una malattia grave (si è poi appreso che si tratta di un raro cancro delle ossa). È stata operata, ma ha confessato di avere paura e di avere scoperto la propria fragilità, la dimensione del dolore, della gratitudine verso chi la ha operata, della determinazione per il futuro nel quale ci sarà poco posto per la politica.
La buona notizia è questa: sia M. che S. hanno twittato gli auguri. S. in particolare scrivendo “sulla salute non si scherza” (Matteo Salvini, tweet 8 aprile 2021).
Certo sarebbe un mondo più umano quello in cui per riconoscere dignità ad un avversario politico non si debba attendere il momento in cui sia la malattia a parlare.
Sembra che anche i messaggi di odio in rete siano “diminuiti” (non spariti). Quale lezione possiamo apprendere da questa vicenda?