Perché la cosiddetta “Bestia” tace su testimonianze di marinai?

Smask.online

08 Febbraio

Queste le parole dall’interno della Marina Militare (tratte dal libro “Noi siamo la Marina”, 2021, a cura della giornalista Anita Fischetti):  “Mi faceva male – afferma il primo maresciallo Tullio Mameli, 54 anni, capo hangar – vedere i bambini, come i morti in acqua: ho pianto molte volte. Dovrei essere più freddo ma non ce la faccio”.  Queste lacrime  le classifichiamo nel buonismo?

Ecco le  parole del subacqueo Davide Cimino: “La mia medaglia è per loro. Non è facile dimenticare i volti di chi hai incontrato in mezzo al mare. Quando ti vedono arrivare, i loro sguardi si riempiono di gioia”. Se ora ci sono le navi delle ONG è perché prima c’erano anche quelle della Marina Militare a salvare vite. Occorre al più presto trovare soluzioni a questa tragedia, ma chi va per mare sa che cosa è sempre e comunque il suo dovere. La cosiddetta “Bestia” e il suo “Capitano” non conoscono la legge del mare e non sanno come raccontare il mare di lacrime. E allora facciamolo noi condividendo in rete queste testimonianze.
(fonte: ANSA, 5 febbraio 2021)