L’atletica italiana alle Olimpiadi: la più multietnica, 29 atleti su 76 hanno origini ‘straniere’

Smask.online

21 Febbraio

La signora M.come sempre fanno le “Bestie” e dintorni – usa l’immagine degli atleti. Il cui mondo è molto più avanti nel modo di essere Italiani. «Non riconoscere lo Ius soli sportivo è qualcosa di aberrante, folle. Oggi va concretizzato: a 18 anni e un minuto chi ha quei requisiti deve avere la cittadinanza italiana» ha detto Malagò. Immediata la risposta del leader della Lega Matteo Salvini. «Sono strafelice delle medaglie, ma con lo Ius soli non c’entra nulla. Non c’è nulla da cambiare. La legge va bene così com’è…» (fonti: ANSA, 1 agosto 2021Adalgisa Marrocco. Huffingtonpost, 2 agosto 2021).

A stabilire la cittadinanza italiana è attualmente lo Ius sanguinis. È italiano chi ha almeno un genitore italiano, a prescindere da dove sia nato. Marcell Jacobs ha sempre avuto la cittadinanza italiana pur essendo nato da padre americano in Texas. Fiona May e Josefa Idem per matrimonio. “Oggi chi è nato in Italia da genitori stranieri può acquisire la cittadinanza solo da maggiorenne avendo risieduto fino a quel momento legalmente e ininterrottamente in Italia”, quando ci riesce. (fonte: Chiara Pizzimenti, Vanity Fair, 2 agosto 2021).

Complicato e discriminante lo ‘ius soli sportivo’, niente maglia nazionale se non maggiorenni, barriere inutili che potrebbero essere superate con lo Ius culturae, collegando la cittadinanza al raggiungimento di un determinato livello di istruzione.

Chi si oppone? Proprio chi esibisce i nostri atleti di tutte le provenienze che si sentono e sono Italiani migliori cittadini di tanti che possono esibire solo il ‘sangue’ che a pensarci bene non significa quasi nulla in un paese come il nostro con la sua storia.