La ferocia dello squadrismo in divisa PS a Verona: dai social “bestiali” tutto tace.
Smask.online
12 Giugno 
Martedì 6 giugno, un ispettore e quattro agenti della Polizia di Stato di Verona sono stati arrestati con l’accusa di atti di violenza commessi nei confronti di persone sotto la loro custodia: calci, pugni ed umiliazioni contro stranieri, senzatetto e persone in stato di fermo.
La lista degli orrori non è finita qui: ci sono stati casi in cui le vittime sono state obbligate a urinare nella stanza dei fermati e trattate come stracci per pulire il pavimento. E poi schiaffi, insulti razzisti e xenofobi, e l’uso di spray al peperoncino.
Gli agenti sono, quindi, accusati di aver violato i diritti, la dignità e la sicurezza pubblica. Le indagini, condotte per otto mesi dalla Squadra Mobile di Verona, hanno portato anche all’accusa di lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio. Inoltre, sono stati rimossi dai loro incarichi anche altri agenti per non aver impedito o denunciato i presunti abusi commessi dai colleghi. L’indagine è stata avviata grazie a un’intercettazione telefonica in cui un agente si vantava delle violenze commesse. (Fonte: Ansa)
Un fatto molto grave.
E cosa hanno detto a riguardo i nostri paladini della giustizia? Come hanno commentato la brutale vicenda la signora M, il signor S e La Russa?
Sempre dalla parte delle Forze dell’Ordine, ma ora dai loro profili social “bestiali” nessuna menzione di questo episodio di violenza compiuto da chi dovrebbe proteggerci.
Ricordate quando, nel 2018, la signora M scriveva con un tweet prima di voler abolire poi di modificare, il reato di tortura in quanto “impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro”? (Fonte: Corriere della Sera)
In che modo lo impedirebbe?
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