BESTIARIO: la signora M. piange sul martirio dei bar. Come stanno le cose? Vi spieghiamo il trucco
Smask.online
15 Maggio
Questo il testo propinato ai fan dal social media manager di turno: “Quasi 7mila bar chiusi negli ultimi due anni: un’ecatombe imprenditoriale alimentata dalla completa assenza delle Istituzioni. Ascoltare le testimonianze commosse dei proprietari, costretti a chiudere per colpa del governo e degli scarsi aiuti, è un colpo al cuore. Nelle aule e in tutte le sedi possibili, continueremo a dare voce e a batterci per tutte le categorie abbandonate e lasciate sole da questo irresponsabile Esecutivo”.
“Scarsi aiuti”, “ecatombe“, “settemila bar chiusi in due anni”, “colpo al cuore“, “per colpa del governo“.
1) Quanti sono i bar in Italia? Pre-pandemia, 2018, erano 150mila (dati FIPE), poi sono ancora aumentati.
2) “Il saldo degli esercizi che hanno abbassato la saracinesca è purtroppo negativo: se 6.335 imprese hanno avviato una nuova attività, 12.000 l’hanno cessata, con una forbice di 5.644 unità (dati Fipe 2017)”, fonte: Federazione Italiana barman. Capito? Pre-pandemia il settore si stava già contraendo, il governo di oggi non c’entra nulla con i dati di ieri.
3) Non solo, ma il post della signora M. si riferisce ai “bar chiusi” e si dimentica dei nuovi bar aperti negli ultimi due anni. A dicembre 2020 Unioncamere conta 167.159 bar (fonte: Truenumbers). Il saldo negativo durante la pandemia non è così diverso da quello pre-pandemia, derivante semplicemente da un numero eccessivo di bar rispetto alla domanda di questo servizio.
La variante ‘patriottica’ della “Bestia” è sempre in cerca di categorie da blandire, riprendendo servizi spesso Mediaset. Disinforma con la triste storia del bar storico e del baretto che ha chiuso, si dimentica di quelli che hanno aperto e soprattutto si guarda bene da guardare i dati nel tempo. E i lettori ci cascano.