BESTIARIO: Il complottismo sulle cure domiciliari del Covid-19 della cosiddetta “Bestia patriottica”.

Smask.online

31 Maggio

Continua il complottismo sulle cure domiciliari del Covid-19, gestendo l’informazione, si fa per dire, con un post a sua volta ricavato da spezzoni di trasmissione televisiva. Obiettivo: dire che il Ministero della Salute – chissà perché – non dà ascolto a gruppi di medici e pazienti che hanno trovato strategie efficaci.
Ecco perché questo post disinforma:
1) Le linee guida del Ministero non sono vincolanti, ciascun medico può valutare caso per caso – e lo fanno da oltre un anno – la strategia specifica per il caso individuale.
2) Queste linee guida, come la stragrande maggioranza della letteratura scientifica, non raccomandano l’idrossiclorochina (nonostante iniziali tentativi e pesanti sponsorizzazione da parte ad esempio di Trump e Bolsonaro).
3) Dicono di valutare con cautela l’uso di eparina (anticolagulante), cortisonici, antibiotici, per possibili controindicazioni note a ciascun medico, nonché di valutare i dosaggi di antinfiammatori non steroidei in alternativa al paracetamolo.
4) Introducono un riferimento agli anticorpi monoclonali adesso autorizzati.
5) Danno una serie di altre indicazioni che si possono leggere sul sito del Ministero.
6) Queste indicazioni sono simili quelle di organismi internazionali e nazionali, oppure come la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie ed altre (tutti incompetenti e complici?).
7) Esistono in internet ed in piazza comitati che sostengo diversi mix di terapie, che comprendono ad esempio idrossiclorochina, antibiotici ed altro, con gruppi vari che dicono peraltro cose le più varie, dalle vitamine ad altro.
Ora: rispettiamo i medici sul campo, ma vi pare giusto che si possa decidere su Facebook o in piazza linee terapeutiche per un intero paese? Vi pare sensato che una ditta di comunicazione politica possa prendere pezzi di interviste e montarli in spot e che faccia dire alla sua cliente signora M.: “Quante morti si sarebbero potute evitare con un approccio diverso alla cura in fase precoce?” Ma diverso come?
La cliente ha le competenze per stabilire quale sia l’approccio medico ‘giusto’ per tutti?


Fonte: Terapiadomiciliarecovid19.org