No alla cannabis, si ai likes e ai vuoti di memoria.

Smask.online

16 Aprile

Per il signor S.: “Legalizzare la cannabis? Mai” (fonte: Agi, 18 settembre 2020). Prima di diventare “Capitano” e assumere la cosiddetta “Bestia”, nel 1998 “un giovane Matteo Salvini, intervistato dal giornale “Il Sole delle Alpi”, affermava: «Noi ci rapportiamo alle tematiche classiche della sinistra, dalla forte presenza statale alla liberalizzazione delle droghe leggere»”.

Secondo alcuni “regolamentare il mercato della cannabis significa sottrarre questa filiera alla criminalità, creare posti di lavoro, far arrivare soldi nelle casse dello stato attraverso la tassazione”(fonte: Mario Catania, dolcevitaonline, 22 giugno 2020). Un business (perché anche di quello si tratta) su cui in Italia investe solo la criminalità organizzata. Secondo uno studio dell’Università degli Studi di Messina in Italia la legalizzazione della Cannabis porterebbe “oltre 10 miliardi di euro di fatturato annuo“e “fino a 6 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo per lo Stato” (dolcevitaonline, 28 Gennaio 2021) e “oltre 30 mila posti di lavoro” (Pagellapolitica 17 marzo 2021).

Sappiamo che, anche tra le droghe, la Cannabis è considerata meno dannosa dell’alcol (in quinta posizione tra il metadone e la ketamina) e del tabacco (fonte: Medicina online, 22 gennaio 2018) ed è provato che “Negli stati americani dove la cannabis è legale anche per uso ricreativo c’è stata una diminuzione di almeno il 20% dei morti per overdose da oppiacei” (Le Iene, 8 agosto 2019).

Oggi la cosiddetta “Bestia” schiera il suo cliente contro la Cannabis, e occulta gli errori di gioventù del signor S. Altri provano a vedere pro e contro della legalizzazione, perché Il dibattito dovrebbe basarsi sulla scienza e non sulla propaganda.