Morisi sparito, ma la “Bestia” continua a postare l’immagine della figlia sulla pagina politica del cliente.

Smask.online

25 Ottobre

La “Bestia” nell’epoca post-Morisi aveva provvisoriamente accantonato il ricorso ossessivo all’immagine della figlia del proprio cliente. Smask aveva più volte segnalato la strumentalizzazione politica dell’immagine della bimba sui social politici del signor S.
Era solo una tregua, non una resa alle proteste, anche dei propri (e)lettori. La “Bestia” perde il pelo ma non il vizio, ed eccoci daccapo. Oscuriamo noi il viso della bambina per rispetto. Smask segnalerà sempre l’uso di immagini di minorenni ed in particolare bambini per la propaganda sui social per tre ragioni:
1) È pericoloso perché le immagini possono essere utilizzate dai pedofili in rete: è successo molte volte come segnala la Polizia Postale (fonte: Istituto degli Innocenti, 23 febbraio 2016).
2) Questo uso è vietato nella pubblicità commerciale se non con regole precise, non si capisce perché la comunicazione politica debba essere senza regole (ne abbiamo parlato qui).
3) È scorretto verso la bambina che non può dare un consenso all’uso dell’immagine come un’adulta, quindi dipende dai genitori (separati) i quali secondo diverse sentenze debbono agire solo nell’interesse del minore (fonte: Studio Legale avv. Stefania Calì, 23 settembre 2020).