Le spose bambine sono solo nei paesi islamici? Così vogliono fare credere le “Bestie” della comunicazione. È falso.

Smask.online

20 Settembre

Fonte: La farfalla della gentilezza (dall’India).
“Si è sempre fatto”. “Si usa così”. Ma che usanza è costringere le bambine a sposarsi? Priyanka Bairwa, quindicenne indiana destinata a un matrimonio precoce, non voleva continuare a far parte di questo circolo vizioso, e ha avuto la forza di ribellarsi”. A volte costrette a sposarsi a 10 anni, nonostante la legge dica 18 per età minima. Questa ragazza di famiglia poverissima e fuori casta, ingaggia una battaglia, vuole studiare, “ne parla con le sue amiche, tutte nella stessa situazione, e insieme decidono di provare a spezzare questa catena di sofferenza e sopraffazione. Fondano un’associazione, Rajasthan Rising, allo scopo di promuovere l’istruzione femminile, perché studiare è l’unica arma che hanno … Oggi sono circa un migliaio di ragazze tra i 14 e i 24 anni che si battono per il diritto all’istruzione femminile gratuita: vanno nei villaggi, parlano con le bambine, spiegano i loro diritti, e soprattutto l’importanza di studiare”. Fanno politica in questo modo. Una politica che non è “bestiale” ma umana. I matrimoni precoci non ci sono solo in alcuni paesi islamici, come le cosiddette “Bestie” hanno voluto fare credere a proposito dell’assassinio della ragazza pakistana Saman. In paesi cattolici come Guatemala e Repubblica Domenicana i matrimoni di ragazze prima dei 18 anni sono quasi il 40%, ma sono diffusi anche in Romania e Albania. In Italia negli anni ’50 i matrimoni di minorenni erano più di uno ogni venti. Nel mondo ci sono 250 milioni di ragazze sposate prima dei 15 anni. Non crediamo alla comunicazione politica manipolativa. La libertà delle donne non si ottiene aizzando l’odio verso una religione, ma lottando per la libertà di tutte: indù, musulmane, o cattoliche non è questo il punto. 


Fonti: Carlo Stasolla, F.Q.Blog, 30 agosto 2016Unicef, ‘Il matrimonio precoce’Unicef.it, 4 marzo 2013.