Disinformazione sulla Polizia Penitenziaria, ma il cosiddetto “Capitano” non è ‘dalla loro parte’?

Smask.online

17 Luglio

Perfetto esempio di disinformazione: la cosiddetta “Bestia”, la ditta di comunicazione social che ha creato il personaggio del “Capitano”, posta la foto di uno striscione, non si sa esposto e fotografato da chi. Ma il commento del social media manager tuona: “Vergogna… Onore alle Forze dell’Ordine”. Onore o disonore? Vediamo di ragionare. Il Ministro della Giustizia del governo di cui parte il partito del signor S. fa parte ha dichiarato: “Un’offesa e un oltraggio alla dignità della persona dei detenuti e anche a quella divisa che ogni donna e ogni uomo della Polizia Penitenziaria deve portare con onore, per il difficile, fondamentale e delicato compito che è chiamato a svolgere”… “un tradimento della Costituzione: l’art. 27 esplicitamente richiama il ‘senso di umanità’, che deve connotare ogni momento di vita in ogni istituto penitenziario. Si tratta di un tradimento – ha aggiunto la ministra – anche dell’alta funzione assegnata al corpo di Polizia penitenziaria, sempre in prima fila nella fondamentale missione – svolta ogni giorno con dedizione da migliaia di agenti – di contribuire alla rieducazione del condannato”.
Di fronte a fatti di una tale gravità non basta una condanna a parole. Occorre attivarsi – ha aggiunto la guardasigilli – per comprenderne e rimuoverne le cause. Occorre attivarsi perché fatti così non si ripetano”.
“Ho chiesto un rapporto completo su ogni passaggio di informazione e sull’intera catena di responsabilità”, annuncia la Guardasigilli (fonte: Regione Lazio, 1 luglio 2021).
Questo non è uno striscione di non si sa chi. È la ministra. Il signor S. concorda parola per parola sulla necessità di andare fino in fondo?
I 37 mila operatori della Penitenziaria li paghiamo noi con le nostre tasse. “Chi sbaglia paga”… bene…ma quanti hanno sbagliato e con l’avallo di chi?